Il tempo passa per tutti: è una frase che diciamo quotidianamente, un dato di fatto che vale per le persone, per gli animali ma anche per le cose, come le auto. In questi ultimi mesi del 2023 è ora di pensare al 2024, un nuovo anno che, dal punto di vista automobilistico, sarà ricco di novità importanti per molte case auto, ma perché?
Una delle risposte sta nel fatto che proprio l’anno prossimo compiranno dieci anni diversi nomi “chiave” per molte case auto, modelli cioè che ne hanno contribuito in maniera significativa alla crescita, divenendo dei veri e propri greatest vendor.
Alcune sono insospettabili, altre vi faranno sentire vecchi tutto d’un tratto, come successo a noi. Siete pronti? Iniziamo.
BMW Serie 2 Energetic Tourer e X4
La nostra rassegna, rigorosamente in ordine alfabetico, si apre con la casa dell’Elica. Per BMW, infatti, il 2014 è un anno molto importante, in cui vengono presentate numerous novità.
Le due più importanti sono sicuramente la Serie 2 Energetic Tourer F45, la prima monovolume della casa ideata per competere con l’allora seconda generazione di Mercedes Classe B (la W246 uscita ben tre anni prima) e la fortunata X4 F26, il primo SUV coupé premium di medie dimensioni della storia, ideato per esportare nei segmenti inferiori il successo della X6.

BMW Serie 2 Energetic Tourer
Oggi i primi esemplari di Serie 2 A.T. prodotti nei primi mesi del 2014 possono essere trovati a prezzi compresi tra i 13.000 e i 15.000 euro, molto spesso con motorizzazione a gasolio, cambio automatico e un chilometraggio compreso tra i 150.000 e i 200.000 km. Per portarsi a casa uno dei primi X4 prodotti, invece, servono poco meno di 20.000 euro, sempre per esemplari con (ormai) almeno 200.000 km.

Piccola parentesi, insieme a queste due auto nello stesso anno BMW presenta anche la sua nuova gamma di motori diesel, composta dal 1.5 3 cilindri B37, dal 3.0 6 cilindri B57 (che sarebbe arrivato sul mercato qualche anno più tardi) e dal celebre 2.0 4 cilindri B47, ideato con l’intento di lasciarsi alle spalle alcune problematiche inerenti alla catena di distribuzione del precedente N47.
Citroen C4 Cactus
Procedendo sempre in ordine alfabetico, il 2014 è anche l’anno della Citroen C4 Cactus, il nuovo SUV medio del Double Chevron che durante tutti gli anni di commercializzazione riesce a conquistare il pubblico globale.
Un’auto dal grande successo, ottenuto grazie ai motori gentle hybrid già disponibili dal debutto in molti mercati e grazie a un design “tozzo”, anticipatore dei tempi che sarebbero venuti negli anni successivi. Ma non solo, con lei arrivano in gamma anche i rivoluzionari AirBump, degli speciali cuscinetti gommati posizionati su tutti i pannelli della carrozzeria e ideati soprattutto per proteggere l’acciaio dalle sportellate cittadine e dalle piccole botte.
Oggi i primi esemplari di Citroen C4 Cactus, quasi tutti con motorizzazione diesel 1.6 e-HDi gentle hybrid da 92 CV o 1.6 HDi da 100 CV e tra i 150.000 km e i 200.000 km, possono essere portati a casa con prezzi a partire da 8.500 euro. Per le benzina, sia aspirate che turbo, servono invece almeno 3.000 euro in più.

Fiat 500X
Continuando a parlare di SUV e crossover, il 2014 è anche l’anno di due importanti prodotti Made in FCA. La prima è la Fiat 500X, il fortunato crossover disponibile per alcuni anni anche con trazione 4×4 inseribile e svariati motori, dai benzina ai diesel, passando per i GPL.
Un’auto che, con il suo successo, ha contribuito a innalzare di nuovo il nome Fiat nell’mondo dell’auto, venendo proposta in tantissimi allestimenti anche speciali e unici. Rimasta in vendita fino a pochi mesi fa, oggi ha lasciato il posto alla nuova Fiat 600 anche elettrica.
Oggi per portarsi a casa una delle prime 500X è necessario sborsare almeno 9.500 euro, per esemplari diesel 1.3 Multijet da 95 CV (occhio al FAP) o benzina 1.4 Multiair da 120 CV, tutti – nella maggior parte dei casi – con ben più di 200.000km.

Jeep Renegade
Il secondo importante prodotto dell’allora Gruppo FCA nel 2014 è poi la Jeep Renegade, il nuovo piccolo SUV del marchio americano con forme squadrate e piattaforma condivisa con la Fiat di cui abbiamo appena parlato, cioè la FCA Small Large 4×4.
L’essenza di questa auto si trova proprio nella trazione integrale, disponibile sia in versione a inserimento 100% automatico sia in versione a inserimento manuale con possibilità di bloccaggio della ripartizione al 50/50 tra l’asse anteriore e posteriore.
Una caratteristica, quest’ultima, che, soprattutto con i motori diesel più potenti come il 2.0 Multijet2 da ben 170 CV abbinato al cambio automatico a 9 marce progettato da ZF specificamente per le auto Chrysler a trazione anteriore, ne hanno fatto una vera e propria compatta “inarrestabile”, anche in montagna o su fondi viscidi.
Oggi una delle prime Jeep Renegade prodotte, con uno dei motori della parte bassa della gamma (quindi il 1.3 Multijet da 95 CV o il 1.6 aspirato E.TorQ), può essere portata a casa con circa 10.000 euro. Attenzione però perché in diversi casi il chilometraggio può essere davvero elevato, superando perfino i 250.000 km.

Lexus NX
Gli ultimi mesi del 2014 sono poi il trampolino di lancio del primo SUV piccolo di Lexus, la NX. Basata sulla piattaforma della contemporanea Rav4 di quarta generazione, questo crossover ibrido (anche 4×4) ha avuto sulle sue spalle l’onore e l’onere di portare il model di lusso giapponese in un territorio fino advert allora inesplorato.
Oggi i primi esemplari prodotti si trovano sul mercato dell’usato (in Italia) con prezzi a partire da 17.500 euro, per modelli a due ruote motrici, ben accessoriati ma con circa 200.000 km all’attivo.

Mercedes Classe C
Lasciando per un momento il mondo delle auto a ruote alte, il 2014 è anche l’anno della prima grande rivoluzione all’interno del mondo Mercedes. A debuttare, infatti, è la Classe C W205, la berlina che ha il compito di “svecchiare” la casa della Stella.
Presentata a sorpresa, seppur attesa da molto tempo, evolve il concetto di berlina media tedesca con uno stile di rottura rispetto alla generazione precedente. L’abitacolo, infatti, viene progettato quasi “seduto” sulle ruote posteriori, abbinato a un piccolo cofano posteriore (non in senso di volumetria interna ma di dimensioni del portellone) e, come da tradizione, a un lunghissimo cofano anteriore.
Ma non solo. Con quest’auto, infatti, la casa della Stella esporta nella parte bassa della gamma anche alcune tecnologie fino advert allora prerogativa esclusiva dei modelli più grandi. A listino, infatti e per la prima volta su una Classe C, compaiono le sospensioni advert aria Airmatic (disponibili solo per i primi anni di commercializzazione), il cruise management adattivo con funzione Cease&Go (Distronic Plus) e il touchpad interno per la gestione del sistema di infotainment Comand On-line.

Oggi una delle prime Classe C W205 berlina prodotte può essere portata a casa con poco più di 20.000 euro, anche in questo caso per esemplari nella diffusissima versione 220 CDI a trazione posteriore (dotata del diesel da 2.2 litri OM651 da 170 CV con cambio automatico 7G Tronic Plus).
MINI F56
Il 2014 è un anno importante anche per il model anglo-tedesco per eccellenza: MINI. La casa, infatti, toglie i veli dalla nuovissima F56, la “nuova MINI” ben più grande della precedente R56 e progettata con moltissime parti in comune con i modelli più grandi dell’Elica di Monaco.
Disponibile con una serie di nuovi motori fino advert allora mai visti prima su un’auto di Oxford, la gamma si apre in basso con il 1.2 benzina aspirato da 75 CV o 102 CV di origine PSA, seguito dal nuovo 1.5 Turbo benzina B38 da 136 CV, a sua volta seguito dal nuovo 2.0 Turbo benzina B48 da 192 CV per la Cooper S (progettato in maniera modulare insieme al 3 cilindri).
Parlando di diesel, invece, il basso gamma viene coperto dal 1.5 litri 3 cilindri B37, disponibile per la One D con 95 CV e per la Cooper D con 116 CV, e l’alto gamma dal 2,0 litri 4 cilindri B47 (di cui abbiamo già parlato) in grado di produrre fino a 170 CV sulla Cooper SD.
Tutti questi motori possono essere abbinati a scelta a un cambio manuale a 6 marce o a un cambio automatico a 6 marce, quest’ultimo disponibile anche con palette al volante e sostituito su alcuni motori negli ultimi anni di commercializzazione (fino al 2023) da un doppia frizione progettato da Aisin.

Oggi una delle prime MINI F56 con motore a benzina aspirato da 1,2 litri può essere portata a casa con circa 11.000 euro e 150.000 km. Per le versioni più prestanti, invece, servono almeno 14.000 euro.
Porsche Macan
Impossibile direte, invece è proprio così. La Porsche Macan compie 10 anni esattamente nel 2024, più precisamente nel mese di febbraio, quello in cui la casa ne ha formalmente iniziato la produzione.
Basata sulla piattaforma della prima generazione di Audi Q5, la fortunata MLB ancora oggi in vendita con il suffisso EVO per le auto premium del Gruppo, viene progettata con l’obiettivo di espandere verso il basso il grande successo ottenuto dalla Cayenne nei precedenti 12 anni di presenza di Porsche nel mercato dei SUV.
La versione più diffusa in Italia è la S Diesel, equipaggiata con il 3.0 V6 TDI da 250 CV e 580 Nm di coppia nella prima generazione. Un motore storicamente molto affidabile e in grado di generare potenza in abbondanza per spingere gli oltre 1.700 kg di peso dell’auto.

Oggi i primi esemplari prodotti, sempre con il diesel a sei cilindri, possono essere trovati sul mercato dell’usato con prezzi a partire da circa 30.000 euro, con chilometraggi superiori ai 250.000 km. In questo caso è sempre bene far controllare la pompa advert alta pressione del gasolio, la “storica” Bosch CP4 per la quale on-line potete trovare tantissime informazioni.
Per i più esigenti in fatto di prestazioni, infine, si trovano anche moltissimi esemplari a benzina, con prezzi e potenze ben superiori (fino a 400 CV nel caso della Turbo con quattro scarichi quadrati).
Renault Twingo e Sensible ForFour
Infine, non possiamo non menzionare anche un’ultima auto che compie 10 anni nel 2024 o, meglio, un ultimo progetto. Si tratta della Renault Twingo, ideata insieme alla sorella Sensible ForFour, entrambe rimaste in vendita in versione 100% elettrica fino a oggi.
Dotate di motori aspirati o turbo, tutti a 3 cilindri, da 0,9 litri e con potenze comprese tra i 75 CV dell’entry stage dedicata ai neopatentati e i 110 CV delle versioni più prestanti (GT nel caso della francese e Brabus nel caso della tedesca), passando per la più venduta: la 95 CV disponibile anche con cambio automatico.

In entrambi i casi si tratta ancora oggi di due auto molto ricercate sul mercato dell’usato. I prezzi per i primi esemplari prodotti si aggirano intorno ai 6.500 euro, per alcune Twingo base da 75 CV e con circa 100.000 km, e agli 8.000 euro, per alcune ForFour già discretamente accessoriate e da 95 CV. Per gli esemplari più belli bisogna però essere pronti a sborsare almeno 11.000 euro.

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